Val Brembilla

Il nome Brembilla accomuna la Valle, il torrente che la percorre e il comune, il cui territorio ne occupa la parte media e inferiore. La forma derivativa in-illa, molto inconsueta si può supporre come un aggettivo in-ilis, che però non fornisce troppe deduzioni. Molto più facile sarebbe far derivare il nome BREMB o BREMBO da una lingua preromana ove BREM sta’ per risuonare.

Brembilla, un tempo suddivisa in oltre cento contrade operative, ha forgiato una popolazione intraprendente abituata a sfruttare ogni anfratto della valle. Dopo il 1443, quando Venezia mise il paese a ferro e fuoco e ne decretò l’esilio degli abitanti, molti Brembillesi portarono ingegno commerciale e spirito d’impresa nel Milanese e poi nel mondo. Oggi i loro discendenti tornano con orgoglio alle radici e trovano un borgo che continua a evolversi, capace di intuire per primo i mutamenti dei mercati.

La vitalità si riflette anche nei numeri: i residenti erano 4.128 nel 1991 e sono saliti a 4.242 nel 2001 (+2,8%), distribuiti in 1.446 famiglie da quasi tre componenti ciascuna. Il territorio abbraccia un dislivello di 1.211 metri, dai 291 ai 1.502 m sul livello del mare, e l’economia rimane saldamente manifatturiera: 153 imprese industriali impiegano l’80 % della forza lavoro (1.781 addetti), affiancate da 111 attività di servizio e amministrative che complessivamente occupano quasi 500 persone.