Questa salita richiede una preparazione adeguata, poiché i tratti più impegnativi si concentrano attorno alle frazioni di Bindo e Colle Muggiasca e, ancor più severi, riprendono subito dopo Cusio fino ai Piani dell’Avaro. I numerosi tornanti – oltre venti – interrompono appena il ritmo, tanto che la pausa è un lusso riservato solo alle gambe più allenate, soprattutto negli ultimi chilometri dove la pendenza si fa sentire. Il fondo stradale, generalmente discreto e ampio, presenta tuttavia qualche breve tratto sconnesso verso la sommità, e l’esposizione pressoché totale al sole sconsiglia di cimentarsi nelle ore più calde. Fortunatamente il traffico è pressoché inesistente, permettendo di concentrarsi unicamente sul proprio sforzo.
Dal punto di partenza a Olmo al Brembo si imbocca la Val Mora, seguendo il torrente omonimo fino ad Averara, antica stazione di confine sotto la Serenissima nel 1431, e quindi attraverso le suggestive borgate che compongono il Comune di Santa Brigida. Dopo aver attraversato Cusio, rinomato centro di sport invernali, la strada si addentra nella vera sfida: una rampa continua con pendenza media del 10–12% che conduce ai Piani dell’Avaro, regno di praterie d’alta quota e panorami infiniti. Lì, alla fine dell’ascesa, il silenzio dei monti e la vista sulle valli circostanti ricompensano ampiamente ogni fatica.
Al termine della salita, il silenzio dei Piani dell’Avaro avvolge il ciclista in un abbraccio di pace alpina: le vaste distese erbose, punteggiate di fiori di montagna, si estendono fino all’orizzonte e il profilo delle cime circostanti disegna una corona maestosa. Qui vale la pena concedersi qualche istante per respirare a pieno l’aria frizzante, ammirare il volo dei gracchi alpini e forse incontrare qualche pastore al pascolo con il suo gregge. Prima di affrontare la discesa, è questo il luogo ideale per uno spuntino energizzante o per scattare qualche fotografia memorabile, portando con sé il ricordo di una scalata intensa e di un paesaggio che sa donare, con generosità, la sua bellezza più autentica.


