La Matricaria chamomilla, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta erbacea annuale che cresce spontaneamente nei prati e in campagna, fino a circa 800 metri di altitudine. Spesso si comporta come infestante delle colture agrarie.
Il ciclo vegetativo è primaverile-estivo, con fioritura in tarda primavera e per tutta l’estate.
Origine del nome
- Chamomilla deriva dal greco chamàimelon (chamài = “del terreno” + melon = “mela”), per il profumo simile a quello della mela renetta. Questa radice si conserva nello spagnolo manzanilla (manzana = mela).
- Matricaria viene dal latino matrix, matricis (“utero”), in riferimento alle proprietà calmanti sui disturbi mestruali.
La pianta era conosciuta sin dall’antichità: già gli Egizi ne sfruttavano le proprietà. Curiosamente, in passato i fiori venivano anche fumati come tabacco da pipa.
Principi attivi
Il principio attivo più importante è l’essenza, composta da:
- Azulene: con effetto antinfiammatorio
- Bisabololo: dall’azione calmante
La pianta contiene inoltre flavonoidi, cumarine e un principio amaro tonificante.

Proprietà terapeutiche
La camomilla è nota per numerosi effetti benefici:
- Calmante e antispasmodico → contro spasmi di stomaco e intestino, coliche renali e biliari.
- Tonico intestinale e carminativo → aiuta a eliminare i gas e regolare la funzione intestinale.
- Eupeptico → indicata in tisana per indigestione, nausea e vomito; stimola leggermente l’appetito.
- Emmenagogo → regola e facilita il ciclo mestruale, alleviando i dolori.
- Febbrifugo e sudorifero → utile contro la febbre, specialmente nei bambini.
- Analgesico → calma mal di testa e alcune nevralgie.
- Antiallergico → riduce sintomi di asma, rinite e congiuntivite allergica.
- Cicatrizzante, emolliente, antisettico → usata in lavaggi e impacchi per ferite, ulcere, infezioni della pelle e come collirio per congiuntiviti.
- Antireumatico → l’olio di camomilla si applica per frizioni contro dolori reumatici, lombaggine e contusioni.
Altri usi
- Antinsetto: bustine di camomilla negli armadi allontanano tarme e parassiti.
- Bagno rilassante: aggiungendo infuso concentrato all’acqua.
- Cura dei capelli: rinforza il cuoio capelluto e schiarisce i capelli biondi che tendono a scurirsi.
- In giardinaggio: l’infuso accelera la fermentazione di compost e residui organici, trasformandoli in fertilizzante naturale.

Preparazioni
- Tisana: 5–10 g di infiorescenze in 1 litro d’acqua (5–6 capolini per tazza). Se ne assumono 3–6 tazze calde al giorno.
- Uso esterno: fino a 50 g di infiorescenze in 1 litro d’acqua, lasciate in infusione 15–20 minuti, quindi filtrate.
- Vino digestivo: 100 g di fiori macerati per 2 giorni in 1 litro di vino bianco secco; filtrare e conservare in bottiglia. Un bicchierino dopo i pasti principali favorisce la digestione.
In cucina e industria
La camomilla è usata anche:
nella preparazione di tè (più dolce rispetto all’Anthemis nobilis),
in confetture, caramelle, gelati, gomme da masticare,
nell’industria dolciaria e per aromatizzare liquori (es. vermouth).

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato).