La Bugola è una pianta erbacea perenne sempreverde, di piccole dimensioni e dal portamento tappezzante, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Si diffonde fino ai 1500 metri di altitudine.
Nelle nostre zone cresce nei prati fertili e concimati, lungo siepi e sentieri, ma anche nei boschi di latifoglie.
Il nome del genere Ajuga deriva dal latino:
- “a” = negazione,
- “jugum” (o “ugum”) = giogo.
Indica quindi l’assenza del labbro superiore nella corolla.
Il termine reptans si riferisce invece al portamento strisciante della pianta.
Raccolta e conservazione
L’Erba di San Lorenzo si raccoglie da aprile a luglio, recidendo i fusti alla base senza tagliare gli stoloni, che permettono alla pianta di moltiplicarsi. Dopo la raccolta si eliminano le parti rovinate e le foglie secche.
I fusti vanno fatti essiccare in strati sottili, in locali arieggiati e ombreggiati. Una volta secchi, si conservano in vasi di vetro.

Proprietà e usi terapeutici
La Bugola contiene componenti aromatici e amari, oltre a numerosi tannini.
- Uso interno:
- Mitiga le infiammazioni intestinali (specie se accompagnate da diarrea).
- Riduce la pressione sanguigna.
- Utile contro itterizia e intossicazioni epatiche.
- Uso esterno:
- Attenua le infiammazioni della cavità orale.
- Rassoda le gengive.
- Arresta piccole emorragie interne ed esterne.
- Agisce come astringente su pelli arrossate.
- Riduce i disturbi emorroidali.
- Uso cosmetico:
- Indicata per pelli delicate e facilmente arrossabili, soggette a couperose.
- Estratti della pianta si usano in prodotti contro la caduta dei capelli, per la protezione del cuoio capelluto e per limitare l’acne giovanile.
- Ha un’azione protettiva contro i danni da accumulo di metalli pesanti, come nell’emosiderosi polmonare (eccesso di ferro nei polmoni).

Preparazioni
- Infuso per uso interno:
- 3 g di foglie essiccate in 100 g di acqua bollente.
- Lasciare in infusione per 5 minuti.
- Filtrare, zuccherare a piacere e bere 2–3 tazzine al giorno, dopo i pasti principali.
- Infuso per uso esterno:
- Sempre con la parte aerea della pianta.
- Indicato per infiammazioni cutanee, mucose e disturbi emorroidali.
- Può essere usato per lavaggi, sciacqui, impacchi con garze imbevute.
- Una manciata di droga in acqua calda è utile per le pelli arrossate e delicate.
Usi in cucina
I germogli possono essere cucinati come gli asparagi.
Le foglie primaverili si consumano crude in insalate o cotte in zuppe.

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato)