Erbacea perenne, alta fino a 75 cm, dai delicati fiori rosa appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. È conosciuta anche come amarella, grespa, erba amara o erba serpentina.
Habitat
Si trova nei prati umidi, vicino ai corsi d’acqua, e nei terreni concimati della Bergamasca, tra i 900 e i 2000 metri di altitudine.
Caratteristiche botaniche
- Nome: Polygonum deriva dal greco poly (molti) e gony (nodi), in riferimento agli steli molto nodosi tipici della famiglia.
- Fusto: presenta un rizoma sotterraneo che ogni anno produce nuove radici e fusti aerei.
- Foglie: basali, con picciolo alato; di forma oblungo-lanceolata, margine intero o finemente dentato. Sono verdi nella pagina superiore e glauche in quella inferiore.
- Fiori: rosa intenso (raramente bianchi), raccolti in densa spiga terminale. Si aprono dalla base verso l’apice. Ogni fiore ha 5 petali ovali e 5-8 stami; il pistillo porta 3 stili divisi.
- Frutti: acheni lucidi, duri, trigoni, di colore bruno.

Principi attivi
Contiene acido ossalico, amido, acido gallico, vitamina C, tannino e zuccheri.
Usi medicinali
- Raccolta:
- Preparazioni: principalmente decotti e infusi.
- Proprietà: astringenti, lenitive, febbrifughe, diuretiche, toniche, lassative, emostatiche.
- Uso interno: contro diarrea, catarro, cistite, mestruazioni abbondanti.
- Uso esterno: contro faringiti, gengiviti, perdite vaginali, fistole anali, ferite purulente, emorroidi e scottature.
- Curiosità storica: nel Cinquecento, il medico botanico Pietro Andrea Mattioli la consigliava in decotto contro incontinenza urinaria, emorragie uterine, dissenteria e lesioni intestinali.

Altri usi
Bagno lenitivo: aggiungendo all’acqua una manciata di rizoma in polvere, avvolto in un telo.
Capelli grassi: infuso da frizionare sul cuoio capelluto ogni giorno.
Repellente naturale: usata contro le tarme e altri insetti.
Tintoria: la corteccia del rizoma serviva per colorare le stoffe di bruno-marrone.
Alimentare:foglie primaverili in insalata o lessate come spinaci,anticamente la radice veniva ridotta in farina per fare il pane.

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato)