Piccola pianta erbacea perenne, alta tra gli 8 e i 15 cm. Cresce soprattutto in zone ombrose e umide, come i boschi, ma anche in aree pedemontane. Predilige terreni fertili, soffici e ricchi di humus; si trova dal piano fino a circa 2000 metri di quota.
Le foglie sono trilobate, mentre il fiore – unico per stelo – sboccia tra aprile e maggio con petali bianchi o leggermente rosati. La pianta contiene acido ascorbico (vitamina C), biossalato di potassio e mucillagini: per questo è sconsigliata a chi soffre di disturbi gastrici, intestinali, epatici, di gotta o di calcoli renali e biliari.
Il nome Acetosella – conosciuta anche come Agretta, Pentecoste, Lambrusca o erba brusca – deriva dal caratteristico sapore acidulo che ricorda l’aceto.

Proprietà ed usi erboristici
Le foglie hanno proprietà diuretiche, decongestionanti, depurative, astringenti, rinfrescanti e febbrifughe. Con 20 g di foglie fresche in un litro d’acqua si prepara un decotto di cui si possono bere due tazze al giorno.
Le foglie fresche, se masticate, disinfettano i denti e il cavo orale, risultando utili anche contro gli ascessi. È importante sapere che la pianta essiccata perde buona parte delle sue proprietà.
In erboristeria l’Acetosella viene utilizzata per la preparazione di creme lenitive contro arrossamenti e infiammazioni cutanee.

Usi tradizionali e alimentari
In passato era impiegata per pulire oggetti in rame, bronzo e cuoio, oltre che per smacchiare la biancheria macchiata di ruggine o inchiostro.
In cucina, dal Medioevo a oggi, è stata usata per insaporire insalate e minestre. Dalle foglie si può ricavare una bevanda dissetante simile a una limonata; consumate crude aiutano a calmare la sete.
Le radici possono essere cucinate come gli asparagi, mentre i tuberi – lasciati per alcuni giorni al sole – perdono il gusto acidulo e acquistano un sapore più gradevole.

epertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi
con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato)