Pianta erbacea perenne, dotata di una radice ingrossata. In primavera sviluppa un fusto eretto, alto fino a un metro, molto ramificato. Le foglie sono lunghe e appuntite; i fiori, raccolti in piccole spighe verdastre con sfumature rosse, compaiono nello stesso periodo.
La raccolta avviene in due momenti: foglie e fusti in estate, radice in inverno. Entrambi vanno essiccati al buio, in luoghi freschi e ben aerati.
L’Acetosa cresce spontanea in prati, pascoli, campi coltivati, lungo i corsi d’acqua e nei boschi radi, fino a 2000 metri di altitudine. Contiene vitamina C, ossolato di ferro, acido ossalico e ferro.

Proprietà e usi terapeutici
L’Erba cöca ha proprietà diuretiche, rinfrescanti, antinfiammatorie, digestive, lassative e toniche.
- Le foglie fresche possono essere consumate come blando depurativo, contro l’alitosi o in infuso.
- Un decotto con 50 g di acetosa in 1 litro di acqua si utilizza per curare acne, pelle grassa, punture di insetti e ascessi.
- Per uso esterno, un decotto con 100 g di acetosa in 1 litro di acqua è indicato come pediluvio per favorire la circolazione e alleviare i gonfiori.

Usi in cucina
Dal caratteristico sapore acidulo, le foglie si consumano:
- crude, in insalate fresche;
- cotte, insieme a spinaci o altre verdure;
- nelle minestre e nelle frittate, a cui donano un gusto fresco e leggermente piccante.
Con l’Acetosa si può preparare anche una salsa per accompagna piatti di pesce e carne.

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato)