Pianta erbacea perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Liliacee.
Il nome latino Allium deriva dal celtico All, che significa “bruciante”.
Caratteristiche botaniche
- L’erba cipollina possiede piccoli bulbini riuniti in un unico bulbo.
- Le foglie, di un verde intenso, sono cilindriche, cave, lunghe e sottili, con un leggero aroma simile a quello della cipolla.
- L’infiorescenza è globosa o sferica, composta da piccoli fiori campanulati di colore dal porpora chiaro al rosa.
- Cresce spontaneamente nei prati umidi di Alpi e Appennini fino a 2.500 metri di quota.

Proprietà medicinali
L’erba cipollina è molto apprezzata in fitoterapia grazie alle sue proprietà:
- Antibatterica e antibiotica, utile contro le infezioni dell’apparato digerente.
- Stimolante dell’appetito e digestiva.
- Antiasmatica, indicata in caso di difficoltà respiratorie.
- Utile nella cura e prevenzione di malattie polmonari, inclusa la tubercolosi.
- Depurativa, efficace contro le intossicazioni da accumulo di tossine.
Un rimedio tradizionale consiste in un infuso depurativo:
- 1 litro di acqua bollente
- 30-40 g di foglie e fiori freschi
- Bere 5-6 tazzine al giorno, dolcificate con un po’ di miele.
Principi attivi principali: vitamine A, B e C, sali minerali e sostanze ad azione antibiotica.
Curiosità: le nostre nonne preparavano infusi concentrati con le foglie per allontanare afidi, acari e muffe.

Uso in cucina
L’Allium schoenoprasum è utilizzato come aromatizzante sin dai tempi dell’antica Cina (circa 3000 anni fa).
Le foglie fresche, dal delicato aroma tra aglio e cipolla, si usano per insaporire:
- insalate verdi, di patate, fagioli e ceci
- condimenti, sughi, intingoli
- formaggi freschi, burro, uova, minestre e zuppe
- fritture e piatti di portata (anche come guarnizione).
Anche i piccoli fiori freschi possono essere utilizzati come decorazione nelle insalate di stagione.
Preparazione tradizionale
Si tramanda anche la ricetta di un vino medicinale:
La dose consigliata è un bicchierino 2-3 volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali.
Mettere a macerare 40-50 g di bulbilli freschi in 1 litro di vino bianco secco.
Dopo 20-25 giorni filtrare e conservare in una bottiglia ben chiusa.

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato).