Zogno

Zogno, piccola capitale economica ed amministrativa della Valle Brembana è anche il paese vallare più popolato. Posto a circa 18 km dalla città di Bergamo a fronte di un pianoro contornato dal fiume Brembo. Prima di entrare in paese venendo dalla pianura, troviamo sulla sinistra le “Grotte delle Meraviglie” vera e propria attrazione, grotte tappezzate di stalattiti e stalagmiti. Il centro storico di Zogno è ben tenuto con i suoi stretti vicoli e piazzette, ci sono antichi palazzi e botteghe. 

Zogno, cuore amministrativo ed economico della bassa Val Brembana, conserva un’identità stratificata fra cultura, industria e tradizione. Qui nacquero il poeta dialettale Pietro Ruggeri da Stabello e lo storico Bortolo Belotti, autore della monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi. Il nucleo religioso è la parrocchiale di San Lorenzo: sorta su un’antica torre castellana, ampliata nel Settecento, custodisce preziosi altari marmorei, affreschi coevi e l’Adorazione dei pastori di Giovanni Cariani. Poco fuori, il convento di Romacolo (XV secolo) conserva intatti chiostro e campanile a cuspide conica.
Dalla parte opposta della statale, lungo il Brembo, restano i loggiati delle antiche cartiere che nel Seicento resero Zogno celebre per la carta da stracci, antesignane di un tessuto produttivo oggi dominato dall’industria: 198 imprese impiegano quasi il 60 % della forza lavoro, mentre i servizi e l’amministrazione completano un’offerta capace di soddisfare l’intera valle. La popolazione, passata da 8.724 abitanti nel 1991 a 9.026 nel 2001, vive in 3.294 famiglie e in un territorio che sale dai 291 ai 1.272 m di quota, testimonianza di una comunità montana ma aperta ai traffici sin dall’apertura della Strada Priula (1592‑93).
La centralità storica di Zogno affonda però le radici nel Medioevo: sede del vicario in età viscontea e veneta, poi capoluogo della valle sotto il dominio francese, il borgo mantenne un vivace mercato e un ruolo guida anche dopo l’unità d’Italia, come attestano la ferrovia (1907) e la Manifattura Valle Brembana (1907). Il centro storico, con botteghe e palazzi signorili quali villa Belotti e palazzo Rimani, è punteggiato da due musei di pregio: il Museo della Valle Brembana, ricco di reperti etnografici e archeologici, e il Museo di San Lorenzo, custode di arte sacra. Frazioni come Poscante, Endenna, Stabello, Grumello de’ Zanchi, Miragolo e Spino al Brembo – un tempo comuni autonomi – serbano chiese e architetture di rilievo, mentre la gastronomia locale si celebra nelle osterie e nella sagra di San Lorenzo, ogni agosto.
Fra guerre, epidemie e ondate migratorie, Zogno ha sempre saputo reinventarsi: dalle cartiere alle tessiture, dal cemento alle attuali piccole e medie imprese, ha coniugato spirito imprenditoriale e forte coesione sociale, restando il fulcro dinamico di una valle che continua a riconoscersi nel suo tessuto urbano, nelle sue tradizioni e nella sua vocazione culturale.